Uccide la figlioletta, poi si taglia la gola
La vita riserva sicuramente brutte sorprese, l’ho sentito dire da tanti, ora posso confermarlo con un dolore incommensurabile, la follia ha vinto ancora una volta nonostante tutti i tentativi e gli sforzi per ricercare gioia e voglia di vivere, non è comprensibile o accettabile un gesto così assurdo e la distruzione di una vita così meravigliosamente sorprendente e gioiosa come quella di una figlia.
Non è giusto, non è comprensibile. Rimarrai sempre nel mio cuore e intorno a me scricciolina, dovunque tu sia andata”. Sono le parole che Alberto Calderoli ha postato sul suo profilo Facebook nella serata di ieri, a 24 ore esatte dalla morte di sua moglie Alessia Olimpo, che si è uccisa dopo aver ammazzato la loro figlia di un anno e mezzo. “Quanto mancheranno tutti i giochi che facevamo – ha aggiunto – e tutte le tue fantastiche espressioni. Spero che tu possa continuare a giocare e divertirti nel tuo nuovo mondo, non smetterò mai di pensarti, buona notte dolce sbirulina”.
Il marito di Alessia Olimpo, la donna di 36 anni che a Bergamo ha ucciso la figlioletta di un anno e mezzo, accoltellandola, e poi si è tolta la vita tagliandosi la gola con lo stesso coltello, è figlio del fratello del senatore leghista Roberto Calderoli. La famiglia Calderoli è molto conosciuta a Bergamo per l’attività di dentisti. Alberto e la moglie Alessia sono originari del quartiere Monterosso, teatro della tragedia di ieri sera. Anche il fratello di Alberto, Paolo, era dentista, ma anni fa lasciò la professione per diventare attore, con il nome d’arte Paolo Casiraghi. Ha girato film per il cinema e la televisione e tra i suoi personaggi c’é quello di Suor Nausicaa nel programma comico Colorado.
La tragedia avvenuta a Bergamo si è consumata nella cameretta della bimba di 18 mesi, dove Alessia Olimpo ha ucciso la figlia probabilmente durante un raptus. L’intero palazzo di viale Giulio Cesare è rimasto blindato per tutta la notte per consentire alla polizia di eseguire tutti i rilievi. Proprio per mantenere la scena del crimine intatta, i tecnici della scientifica sono entrati da una finestra: il corpo di Alessia era infatti disteso proprio dietro la porta della stanza e, se la polizia fosse entrata aprendola, avrebbe inevitabilmente spostato il corpo e compromesso la scena. Per introdursi nell’abitazione gli inquirenti hanno dunque utilizzato l’autoscala dei vigili del fuoco. La trentaseienne era dentista come il marito e lavorava nello studio di quest’ ultimo.